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Educazione 4.0

Letizia Ciancio interviene a Educazione 4.0 2018
Date: 09 Giugno 2018
Stream Video: Il Sole 24 Ore
Event link: Educazione 4.0
Letizia Ciancio all'evento del Sole 24 Ore Educazione 4.0

Essere genitori è sempre stato un compito arduo… ma in una società accelerata e iperconnessa, è diventato eroico! Esercitare il controllo, se non impossibile è quantomeno inutile. Le agenzie educative, famiglia, scuola e chiesa, subiscono la concorrenza del web, dove ognuno può diventare “influencer” sulla base parametri che non sono tanto qualitativi ma più spesso quantitativi (visualizzazioni / like / condivisioni). I genitori faticano ad essere autorevoli, schiacciati tra i ritmi frenetici e le spire tentatorie del narcisismo virtuale, che accarezza anime spesso ferite da lutti, separazioni o licenziamenti. In un contesto del genere, esposti all’osservazione globalizzata e su fondamenta affettive traballanti, è quasi impossibile per un ragazzino avere la calma e la stabilità necessarie a costruirsi un’identità solida. Rischia dunque di preferire la scorciatoia del web e dei social, dove presentare la versione di sé preferita. Cosa fare dunque? Le possibilità sono molte, ma una cosa è certa: la complessità non si governa esasperando il controllo, ma creando un’alleanza: tra genitori, tra famiglia e scuola, tra individui e istituzioni.

Key points

FOMO (Fear of Missing Out), la dipendenza dai social network una nuova ansia sociale, la dipendenza dai video giochi, Pornografia On line .

CONSAPEVOL-MENTE è stato un ciclo di tre eventi su alcuni aspetti basilari, tra loro interdipendenti, dell’educazione attuale: il buon governo del WEB e delle nuove tecnologie; ridefinire l’EDUCAZIONE in una realtà sempre più complessa, mutevole e accelerata; lo SPORT come strumento educativo efficace, in grado di trasmettere valori basilari quali impegno, attesa, solidarietà, spirito di squadra, inclusione, ecc.

Viviamo in un’epoca molto complessa, per la combinazione tra un eccesso di stimoli da un lato, e la progressiva rarefazione del nostro tempo dall’altro: tempo utile a capire, scegliere, costruire relazioni di fiducia solide. Questa complessità richiederebbe una cura sempre maggiore degli strumenti a nostra disposizione per governare le emozioni, e una capacità importante nell’educare adulti psichicamente stabili e affidabili. Viceversa le agenzie educative (famiglia e scuola) sono sempre più fragili; i corpi intermedi stanno scomparendo e con essi la possibilità di affidarci a pareri più competenti senza disperdere energie; Cosa fare dunque? Occorre ripartire da alcuni “Fondamentali”: la CAPACITÀ DI SCEGLIERE tra le infinite opzioni, rinunciando a qualcosa, in funzione di un obiettivo; la capacità di DEFINIRE OBIETTIVI realistici e misurabili in grado di consentire una maggiore concentrazione delle energie evitando dispersioni; la capacità di DISEGNARE UN PROGETTO DI VITA che permetta una pianificazione di lungo periodo su basi forti e durature. Dobbiamo aiutare sia gli adulti che i giovani, a sviluppare una maggior CONSAPEVOLEZZA di sé, delle proprie motivazioni, interrogandoli sul SENSO che attribuiscono alle loro scelte e sugli OBIETTIVI A LUNGO TERMINE che intendono perseguire.

In questa confusione una cosa però è è certa: la complessità non si governa esasperando il controllo, ma creando un’ALLEANZA: tra i due genitori, tra famiglia e scuola, tra individui e istituzioni…

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